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DEVIAZIONE D: ACQUI TERME - CIGLIONE
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Partenza: Piazza dell’Addolorata, Acqui Terme
Arrivo: Ostello di Ciglione
Lunghezza tappa: 11 km
Difficoltà: media
Terreno: 75% sterrato, 25 % asfalto
Dislivello: 649 m Disl+
Tempo stimato: 2/3 h
Mtb: medio
Lungo il percorso: 
Acqui Terme: 
Festa delle feste e palio del Brentao 1°we di settembre
Ciglione:
sagra d’oriente ultima di luglio
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LOREM IPSUM LOREM IPSUM LOREM IPSUM
 
Tappa corta ma decisamente impegnativa.
Questa è la Acqui-Ciglione che ripercorre precisamente il sentiero del pellegrino di Bruno Buffa.
Il sentiero 531 è un lungo itinerario, realizzato in occasione del Giubileo del 2000 dalla sezione del Club Alpino Italiano di Acqui Terme, che collega la città termale a Tiglieto e da qui raggiunge il mare. Molto ben segnalato e ricco di saliscendi.
Dal centro di Acqui si passa il ponte del Bormida e ci si reca in zona bagni fino al piazzale Pisani. Presa la strada asfaltata di sinistra (indicazione stradale per Lussito) si sale con alcuni tornanti fino a superare l'albergo Pineta ormai dismesso,  si svolta a destra in una piccola stradina asfaltata e dopo pochi metri si gira a sinistra, abbandonando l’asfalto e immettendosi su un  sentiero che risale il bosco. All’uscita del bosco, nei pressi di alcuni ripetitori si svolta a destra e si imbocca una panoramica strada consortile che conduce ad un incrocio. Bisogna proseguire diritto e dopo pochi metri bisogna tenere la destra per imboccare il sentiero che sale di quota e si snoda in un ambiente caratterizzato dalla ricca e colorata presenza della ginestra che in breve tempo conduce al Monte Marino. Questo tratto è anche conosciuto come il sentiero delle ginestre. Lasciata sulla destra la variante 531 A che ritorna verso Acqui passando per la frazione Lussito, si prosegue in piano su una stradina sterrata che conduce in breve al castello di Ovrano; aggiratolo si prosegue in leggera discesa su strada in ghiaia fino a giungere ad un incrocio che sulla destra combacia con la variante 531 B per Acqui Terme. Il percorso principale prosegue diritto su una mulattiera e poi su un sentiero fino ad arrivare alla linea di crinale molto panoramica, tra cespugli di ginestra e biancospino.
Si prosegue sul crinale fino a giungere all’incrocio con la strada asfaltata, si svolta a destra in direzione Cavatore e  dopo un breve tratto si rientra nel bosco con una secca svolta a sinistra, proseguendo su un sentiero totalmente in mezzo al bosco, che giunge alle pendici del Monte Capriolo e, in corrispondenza di un piccolo calanco, si ritrova la strada asfaltata. Si svolta a destra in direzione delle case di Valle Croce, nei cui pressi parte sulla destra la variante 531 C, si percorre un tratto di asfalto fino al primo bivio, dove si svolta secco a sinistra e si prosegue su asfalto in discesa fino ad una vecchia costruzione in pietra. Da qui ci si immette nel sentiero che sfocia in un pratone, lo si attraversa sulla sinistra fino a giungere al guado sul rio Verazza.
Superato il rio si incomincia a risalire il versante boscoso tra piante di roverella e orniello. Il sentiero, molto faticoso, giunge infine all’uscita dal bosco ricongiungendosi con la strada comunale e svoltando a sinistra si raggiunge in poco tempo il paese di Ciglione, dove Carla, con il suo Ostello, ci attende a braccia aperte.
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